Varchi Dimensionali: Guida Pratica ai 10 Strati per Liberarsi dalla Matrix Guerrafondaia

Liberarsi dalla Matrix


Viviamo immersi in una realtà complessa, attraversata da ripetuti flussi d’informazioni veloci, violente e spesso disarmanti: il consumismo mediatico, il bombardamento di immagini cruente, la frenesia delle notizie e dei social, i videogame e film violenti, persino le tensioni tra persone.

 Questo sistema, chiamato qui “Matrix guerrafondaia”, nutre la paura, la rabbia cronica, l’isteria e l’esaurimento. Ma c’è una strada per uscirne, costruendo gradualmente “varchi dimensionali”: barriere invisibili tra noi e l’inquinamento energetico che ci circonda.

In questo articolo esploreremo in dettaglio i 10 livelli-dinamici suggeriti, con strumenti pratici, esempi concreti, riflessioni psicologiche e obiettivi per ciascuna fase. L’obiettivo è fornire guide operative, approfondimenti sul benessere olistico e strategie utili per chi desidera intraprendere un nuovo percorso di consapevolezza e libertà interiore.


1. Fare il primo resoconto energetico

1.1 Cosa osservare

  • Durata delle interazioni con info violente o d’ansia (giornali, social, film).
  • Quali emozioni emotive prevalgono: ansia? Rabbia? Frustrazione?
  • Frequenza dei trigger interpersonali: litigio? Stress costante?

1.2 Analisi dei dati personali

Tieni un diario per almeno 7 giorni. Annota:

  • Ore giornaliere consumate da media stressanti vs esperienze piacevoli.
  • Momento del giorno con emozioni negative.
  • Eventi scatenanti e ambiente circostante.

1.3 Obiettivo del resoconto

  • Prendere consapevolezza di dove scorre energia negativa.
  • Rendere visibile l’impatto reale del flusso mediatico e sociale.
  • Creare il primo “velo” di consapevolezza, indispensabile per il passo successivo.


2. Meditazione e visualizzazione della trasformazione energetica

2.1 Pratiche consigliate

  • Meditazione guidata: durata 10‑20 minuti, focalizzandosi sul respiro.
  • Visualizzazione creativa: immaginare di scambiare energia negativa con luce dolce.
  • Sintonizzazione su vibrazioni elevate: ascolto di suoni binaurali (432 Hz, 528 Hz) o mantra calmanti.

2.2 Strumenti utili

  • App come Insight Timer, Calm, Headspace.
  • Video YouTube per meditazione guidata.
  • Musica New Age, campane tibetane, suoni della natura.

2.3 Effetti attesi

  • Maggiore calma emotiva.
  • Visuale interiore più limpida.
  • Incremento della resilienza mentale.


3. Sostituire abitudini nocive con alternative salutari

3.1 Mappatura delle attività

Identifica:

  • Ore spese a social/tv.
  • Tipologie di interazioni e relazioni stressanti.
  • Comportamenti alimentari/emotivi compulsivi.

3.2 Alternative concrete

  • Alimentazione. Diminuisci cibi industriali; aumenta frutta, verdura, cibi integrali.
  • Passatempi. Leggere libri ristorativi; disegnare; suonare; artigianato.
  • Interazioni. Riduci chat tossiche; coltiva relazioni supportive offline.
  • Lavoro/tempo libero. Organizza pause silenziose e aree libere da tecnologia.

3.3 Automonitoraggio e progressione

  • Sostituzione di 30 minuti/dì per settimana.
  • Tenere traccia dei cambiamenti emotivi e comportamentali.
  • Adattare il ritmo alle proprie esigenze.


4. Rivitalizzare il corpo in contesti puri

4.1 Attività fisiche consigliate

  • Orto domestico o comunitario.
  • Camminate consapevoli o jogging in natura.
  • Nuoto in laghi o mare.
  • Camping e pernottamenti outdoor.

4.2 Benefici

  • Esposizione naturale al sole (vitamina D).
  • Elettromagnetismo positivo della Terra.
  • Energia biologica più stabile.

4.3 Adattamento progressivo

  • Inizia con 1 attività a settimana.
  • Aggiungi gradualmente: palestra naturale (scalate, trekking, etc.).
  • Ripeti ogni 14 giorni una “full immersion” ecologica.


5. Costruire un ambiente di vita basato sulla natura

5.1 Riconoscere il bisogno di alternativa

Quando la città genera stress: smog, rumorosità, mancanza di spazi e relazioni autentiche.

5.2 Tipi di insediamenti alternativi

  • Comunità ecologiche e cohousing.
  • Microagriturismi o case in campagna.
  • Autocostruzione di domus bioclimatiche.

5.3 Come orientarsi

  • Partecipare a visite e corsi di permacultura.
  • Valutare fattibilità economica, supporto logistico, rete sociale.
  • Pensare in “fase pilota”: weekend o soggiorni temporanei.


6. Sfondare il velo: passaggio a una nuova dimensione energetica

6.1 Internalizzazione del cambio

  • Dalla ripetizione delle azioni deriva la nuova identità.
  • Nuova osservazione del tempo: ore vissute in coscienza, non in automatismo.

6.2 Nuovi schemi mentali

  • Dal: “Non sono capace, servono esperti”
  • Al: “Ho potenziale, posso imparare e provvedere”.

6.3 Preparazione energetica

  • Pratiche di respirazione profonda.
  • Intensificazione di meditazione e natura.
  • Disintossicazione emozionale.


7. Accedere a piani energetici sottili

7.1 Forme di contatto

  • Sogno lucido e consapevolezza onirica.
  • Canalizzazione di messaggi interiori.
  • Percezioni extrasensoriali: energia, vibrazioni, presenze.

7.2 Consolidamento in comunità

  • Cerchi di meditazione condivisi.
  • Retroscena di esperienze sincrone.

7.3 Diario energetico/esperienziale

  • Annotare sensazioni sottili.
  • Verificare pattern comuni, simboli e sincronicità.


8. Creare una rete vibrazionale d’elezione

8.1 Dove cercare

  • Gruppi social: spiritualità, permacultura, ecovillaggi.
  • Eventi, festival della pace, ritorno alla terra.
  • Corsi e workshop in natura.

8.2 Frequenze condivise

  • Linguaggio autentico.
  • Intenti: sostenibilità, consapevolezza, cooperazione.

8.3 Sostenibilità emotiva e relazionale

  • Espansione della rete: gruppi di studio, condivisione quotidiana.
  • Supporto reciproco nei cambiamenti.


9. Gruppi di ascensione in armonia

9.1 Cos’è un “gruppo di ascensione”

  • Persone con spiritualità, autosostegno, obiettivi evolutivi comuni.
  • Cooperazione energetica, scambio di servizi, supporto emotivo.

9.2 Dinamiche interne

  • Spazi di condivisione: cerimonie, meditazioni, laboratori.
  • Non competizione: armonia più che gerarchia.

9.3 Sfide e opportunità

  • Richiede empatia, apertura, flessibilità.
  • Costruire fiducia nel tempo.


10. Il salto quantico: apertura al nuovo mondo

10.1 Che cos’è veramente il “varco dimensionale”

Una frequenza energetica co-creata:

  • Non sciocchezze da film.
  • Risultato di mesi o anni di trasformazione.

10.2 Come “sparire” a livello energetico

  • Frequenza personale tanto diversa da non essere più visibile/riconosciuta.
  • Esperienza soggettiva spesso descritta come “essere invisibili” o “trasformati”.

10.3 E semmai: tecnologie o supporti terzi?

  • Non magiche, bensì rituali o energetiche.
  • Attenzione ai manipolatori: non è magìa, è trasformazione.


Ostacoli e resistenze

Paure più comuni

  • Legami familiari: si teme isolamento.
  • Sostentamento economico: incertezza sul futuro.
  • Cure mediche: ansia per emergenze.

Cosa dire agli scettici

  • “State impazzendo?”
  • La verità è che nessuno ha fatto questo percorso, quindi viene percepito come “stravagante”.
  • Serve coraggio, costanza, visione.

Strategie per ridurre la frattura

  • Condividere solo i risultati.
  • Coinvolgere persone aperte.
  • Evitare rotture violente: la gradualità salva tutto.


Benefici finali

  1. Pace interiore costante
  2. Salute psico‑fisica migliorata
  3. Comunità solidale
  4. Connessione energetica profonda
  5. Autonomia alimentare, economica, energetica
  6. Potenziale personale più forte e visibile

Il cammino dei “varchi dimensionali” è un viaggio profondo e sfaccettato. Richiede disciplina, apertura spirituale, adattamento concreto. Non è una fuga, ma una costruzione: passo dopo passo, livello dopo livello. Il tuo potenziale esiste già, basta lasciarlo emergere in un ambiente energeticamente pulito, con il supporto giusto, il sostegno delle pratiche, e la consapevolezza che la trasformazione è possibile.

Invito all’azione

  1. Se ti riconosci in almeno 3 fasi tra quelle sopra, inizia oggi stesso con un diario o una meditazione.
  2. Condividi il tuo percorso in un gruppo autentico.
  3. Ti senti pronto? Progetta il tuo contatto settimanale con la natura.
  4. Mantieni un resoconto dei cambiamenti: l’evidenza ti darà motivazione.

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