Digitalizzazione Mentale E Dipendenza

La digitalizzazione mentale che spesso genera anche dipendenza è un discorso piuttosto delicato.


I dispositivi di realtà aumentata vengono creati per introdurre e abituare la mente a ricevere nuovi input. Ora il problema qui non è tanto fare l'esperienza del digitale e di quello che è associato che a prima vista può anche tornare utile il per certi aspetti.

 I problemi della digitalizzazione mentale sono essenzialmente due. Il primo è il bombardamento costante sul proprio corpo di frequenze di un certo tipo che hanno lo scopo di stabilizzare la frequenza dell'osservatore con la frequenza dell'apparecchiatura.

E sappiamo bene che quando si crea una risonanza tra osservatore e specchio, lo specchio diventa la nuova realtà da sperimentare.

 La seconda questione è stare al gioco, perché chi progetta i dispositivi specchio su questo piano raramente lo fa disinteressatamente.

Per cui con l'utilizzo di tali dispositivi vengono proposte una serie di regole da rispettare che in genere hanno la finalità di creare un ambiente di gioco che genera un illusione di benessere creando con il tempo una certa dipendenza nell'osservatore poco consapevole di sé.

 Dopo di che a piccoli passi quasi impercettibili si chiede di cedere sempre più energia, fino ad essere totalmente assorbiti da un invenzione che non è controllata da sé stessi, rimanendo bloccati a lungo in una sorta di prigione con sbarre invisibili. 

Naturalmente vi sono diversi livelli di digitalizzazione mentale.

Una mente molto digitalizzata sente un bisogno costante di specchiarsi con i dispositivi digitali, e accetta volentieri di scendere sempre più in profondità nei mondi digitalizzati, per creare nuovi giochi associati ad essi. 

 Poi ci sono menti che pur utilizzando la digitalizzazione per non rimanere completamente tagliate fuori da un certo contesto cercano compromessi che hanno più la finalità di liberarle da tutto ciò, che di rimanerci dentro, pur riconoscendo che l'utilizzo costante di tali strumenti genera un effetto di dipendenza.

 La verità è la via che consente di distinguere un invenzione da un altra, per cui è necessario rimanere il più lucidi possibile per non perdersi tra le proiezioni che generano nuove realtà artificiali.

 In sostanza chi cerca la propria origine in un contesto libero da proiezioni esterne, dovrebbe cercare di limitare il più possibile l'uso di tali dispositivi, per specchiarsi interiormente e da lì trovare una via di uscita, alla realtà artificiale in cui si è inserito.

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